INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO
Premesso che:
come dichiarato pochi giorni fa, a mezzo stampa, dal presidente del Tribunale di Messina, Marina Moleti, la grave carenza di organico nelle aule di giustizia del foro di Messina ha dato luogo ad una situazione critica, che incide in modo rilevante sulla domanda di giustizia dei cittadini e sui tempi processuali divenuti inevitabilmente "irragionevoli"
è evidente che la durata dei procedimenti è condizionata dal rapporto tra il numero delle cause e il numero dei magistrati, in considerazione del tempo minimo incomprimibile, necessario per studiare, decidere e redigere un'adeguata sentenza;
nelle sezioni civili di Messina sono attualmente impiegati 13,5 giudici e 2 presidenti, con una media di 1.072 cause per giudice, a fronte delle 300 cause per giudice dei tribunali di altre parti d'Italia, soprattutto del Nord;
rispetto al totale dei procedimenti civili pendenti, 8.052 sono ultratriennali e, nello specifico, sono ultradecennali 397 cause di prima sezione nella quale la produttività media dei magistrati è pari a 182 sentenze;
è emblematico il caso relativo alla richiesta di risarcimento per la morte di 4 componenti della famiglia Carità nel 1998 a seguito di un nubifragio che aveva fatto straripare il torrente Annunziata non adeguatamente messo in sicurezza negli anni precedenti: il procedimento, iscritto a ruolo nell'anno 2013, continua a protrarsi dopo continui rinvii e l'avvicendamento di ben 7 differenti giudici;
considerato infine che:
al fine di garantire il necessario adattamento delle piante organiche degli uffici giudiziari alle reali situazioni territoriali, negli ultimi anni il Ministero della giustizia ha ispirato la propria azione al principio innovativo rappresentato dalla "revisione permanente" delle piante organiche del personale di magistratura, inteso come esigenza di maggiore dinamicità e di costante revisione temporale delle stesse piante organiche;
l'urgenza di assumere provvedimenti idonei a scongiurare l'irragionevolezza dei tempi di giustizia e la necessità di dare una risposta ai cittadini affinché non perdano fiducia nei confronti delle istituzioni impone di valutare interventi correttivi relativamente all'organico del Tribunale civile di Messina, sul rilievo che le attuali unità risultano insufficienti in riferimento alla grande mole di lavoro derivante dal contenzioso, soprattutto civile,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione descritta;
se e quali provvedimenti intenda assumere per far fronte alla carenza rilevata e per aumentare la pianta organica del presidio giudiziario di Messina.